“La Legge non consente margini di trattativa… Abbiamo le mani legate… vorrei ma non posso… i lavoratori hanno ragione… lacci e laccioli normativi ostacolano le nostre buone intenzioni…” (semi-cit.)

Si tratta, invece, di scelte aziendali e sindacali precise, volute e sostenute come una sorta di percorso virtuoso (sono/siamo sempre i migliori!), da chi, di anno in anno, firma contratti integrativi a costi quasi zero per il nostro Ateneo.

CUB SUR negli ultimi 15 anni non ha mai firmato questi accordi, non per mero spirito di contrarietà, ma per l’evidente iniquità di politiche tese alla compressione di diritti/opportunità nonché a causa di logiche distorte che vengono attuate nella ripartizione del fondo accessorio. E, soprattutto, perché dovrebbe essere la RSU a firmare (o meno) gli accordi integrativi sulla base di un apposito referendum delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ma, come sapete, alcune sigle scientemente disertano da almeno un decennio le assemblee RSU impedendone quindi il funzionamento e la possibilità di indire una consultazione aperta a tutte/i.

Ai tavoli sindacali negli ultimi anni abbiamo continuato a sostenere una battaglia dura e a viso aperto, indicando costantemente percorsi alternativi per reperire le risorse necessarie ad aumentare il fondo PEO in modo da consentire uno scatto di anzianità ogni 3 o 4 anni; per tacere del fatto che comunque parliamo di aumenti mediamente davvero risibili.

Nel 2022, ad esempio, nonostante una proposta quasi unitaria della RSU (di tutte le sigle tranne CGIL), che andava proprio nella direzione di intercettare alcune nostre proposte (vedi in particolare link), il datore di lavoro ha scelto di firmare il solito contratto fotocopia con la sola sigla CGIL, a cui poi si immediatamente accodata CISL (vedi comunicato del 28 luglio 2022 e del 19 ottobre 2022).

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di rimediare all’esasperante lentezza con cui le PEO si svolgono in Unibo e di eliminare ogni forma di sbilanciamento dei criteri di attribuzione delle stesse, posto che, quantomeno fino allo scorso anno, per assurdo venivano privilegiati coloro che avevamo maturato meno anni di servizio (vedi precedenti comunicati nonché il “nuovo” modello, al seguente link).

Innanzitutto, occorre rivedere le modalità di costituzione del fondo accessorio, perché solo in Unibo non ci sono mai aumenti sull’ammontare contratto integrativo. E non vale a rilanciare l’idea di “bontà” dell’attuale contrattazione interna un aumento del fondo per l’anno 2024 (vedi link). Infatti, dopo anni di mancato finanziamento, il fondo è stato sì incrementato, ma soltanto per sopperire ai maggiori costi determinati dalla nuova polizza sanitaria (su questo tema invieremo a breve maggiori approfondimenti).

Per consentire maggiori PEO, da anni, proponiamo la stessa ricetta:

  • rivedere la politica, tutta aziendalistica, di affidamento di un sempre maggior numero di incarichi di responsabilità basandosi su criteri di necessità reale e di qualità;
  • ridurre le poste fisse, in particolare il FORD che risulta sovradimensionato di almeno 250 mila euro;
  • ridurre le ore di straordinario, compensando le necessità lavorative con nuove assunzioni.

Sia il datore di lavoro che i sindacati firmatari evidentemente trovano questa soluzione poco appetibile dato che non viene mai accettata, nonostante sia fattibile, praticabile e per giunta suggerita dallo stesso CCNL; oltretutto sarebbe a costo zero perché gli ingredienti sono già in dispensa e basterebbe solo saperli amalgamare secondo ricetta.

CUB si batterà ancora e con più forza sul tema delle PEO (aumenti stabili e pensionabili), per arrivare al più presto a garantire un scatto a tutti coloro che ne hanno diritto. Scatti che potranno essere cadenzati al ritmo di un passaggio ogni 4 o 5 anni al massimo.

per tutto questo VOTA CUB il 14, 15 e 16 aprile!
Leggi chi siamo al link

Valentina Salada
Eleonora Alesiani
Francesco Lopriore
Domenico Chirico
Wolf Bukowski
Fabia Rocchi
Stefano Benaglia
Giacomo Valducci
Gustavo Filippucci
Titti Castiello
Luigi Rotundi
Simone Tufano
Francesca Noemi Zoeddu
Roberto Raspadori
Paolo Carta
Barbara Pancaldi
Andrea Ceccoli
Paola Blaga

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