Gentili Colleghi e colleghe
Ieri c’è stato il primo incontro tecnico per discutere sulle PEO 2020.
In PIENA continuità con quanto deciso l’anno scorso, per l’amministrazione occorre salvaguardare l’impianto dell’accordo PEO, introducendo solo alcuni correttivi.
Tra questi, viene presa in considerazione la possibilità di utilizzare il numero di progressioni fatte. Così era scritto anche nella prima bozza dello scorso anno, che, poi – con un colpo di mano unilaterale, accettato comunque da chi ha firmato l’accordo -, è stata trasformata nella versione che conosciamo.
Una piccola apertura – MINUSCOLA -, che però ancora non coglie pienamente la ratio del CCNL e l’equità desiderata dalla maggior parte dei lavoratori.
Sarà necessario comunque rivedere il punto.
Rimane tuttavia la ratio politica di fondo: POCHE RISORSE AL FONDO INTEGRATIVO E QUINDI PEO PER POCHI.
Il resto è una gara tra lavoratori e lavoratrici: si mette a regime il metodo dello scontro tra generazioni di dipendenti.
Questa Amministrazione si ostina a non tener conto dell’elemento principale stabilito dal contratto nazionale, cioè della maggiore anzianità di posizione e di servizio, ma continuerà a preferire prima la categoria di dipendenti che non hanno mai effettuato una progressione orizzontale.
CUB si complimenta per coloro in base all’accordo dell’anno scorso hanno visto riconosciuto un loro sacrosanto diritto perché non avevano mai effettuato una PEO, ma è altrettanto sacrosanto il diritto della moltitudine di lavoratori e lavoratrici che aspettano la progressione dal 2006 o 2007 e di quelli che non la vedranno mai perché nel frattempo vanno in pensione.
Da sempre continuiamo a chiedere, con pieno senso di responsabilità e realtà, il ripristino del diritto alle Peo per tutti, da conseguirsi in due-tre anni.
Di questo passo, invece, occorreranno almeno altri 10 anni. Ci si chiede perché si è rinunciato all’automatismo degli scatti di anzianità biennali, con quale vantaggio e per chi?
Durante l’incontro di ieri abbiamo ribadito, pertanto, che non ha senso rimaneggiare un accordo al massimo ribasso.
Riteniamo non più rinviabile un accordo che preveda come unico obiettivo il recupero della progressione perduta per tutti in tempi brevi.
Un nuovo accordo, inoltre, deve prevedere l’ammissibilità dei dipendenti a tempo determinato con contratti che hanno avuto interruzione di continuità, magari utilizzando come metodo di calcolo il conteggio dei periodi validi per giorni di lavoro e non per anno.
E deve essere risolta una situazione di esclusione DISCRIMINATORIA che ha interessato le colleghe che hanno svolto meno di due mesi di servizio negli anni oggetto di valutazione, in concomitanza ad assenze per maternità.
L’Amministrazione ha accolto per adesso alcuni pochi correttivi sostenuti da diverse parti sindacali, ma è del tutto contraria a prendere in considerazione l’unica vera soluzione alle PEO: un accordo per il recupero di almeno una progressione orizzontale perduta PER TUTTI.
Al di là di una apertura che appare su cose marginali, il nodo non cambia: CUB SUR sosterrà con ogni mezzo l’obiettivo di un accordo capace di garantire a tutti in due-tre anni una progressione economica sacrosanta.
OGNI ALTRA COSA È UN ACCORDICCHIO IN DANNO ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DI QUESTO ATENEO!!!
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