Abbiamo appreso da organi di stampa che il Consiglio di Amministrazione ha disposto
l’ “allineamento” della indennità di carica del Rettore alla media delle indennità delle università italiane, quadruplicandola…
Sorvoliamo, ma non troppo, sul fatto che ci piacerebbe vivere in un Ente davvero Trasparente: conoscere almeno le indennità stabilite dalle altre Università.
Ma è chiaro che finalmente ci saranno buone notizie per tutti:
- per i tempi determinati: il Rettore è il primo tempo determinato a quadruplicare lo stipendio. Presto l’aumento anche per tutti gli altri TD!»
- per tutto il personale: il nostro ultimo contratto ha portato a casa (grazie ai confederali, come sempre) la faraonica cifra di € 1 al giorno!!! Morale della favola: in un mese, il Rettore porta a casa un aumento che equivale a quanto portano a casa tutti i dipendenti TA di Unibo in un giorno!!!
Rendiamo grazie al nostro Consiglio di Amministrazione, che si è finalmente accorto della situazione di grave indigenza in cui versava il Rettore! Si ipotizzano i prossimi passaggi: intervento a favore dei prorettori, dei delegati del Rettore, dei senatori e dei consiglieri di amministrazione, dei direttori di dipartimento…
Veniamo alle cose serie: non diremo che è una vergogna, perché è ben peggio.
A nostro avviso, Il Rettore, avrebbe potuto piuttosto commissionare una indagine al CdA sulla media delle indennità nelle università italiane e proporre invece alle altre Università di uniformarsi ad UNIBO, abbassandosi le indennità.
Avrebbe fatto un figurone… ci avrebbe resi orgogliosi… invece ci ha umiliati, e persino i suoi colleghi docenti sono “perplessi”, divisi tra chi si aspetta che ora anche per se vi sia un nuovo emolumento e chi invece non condivide l’operazione… Ma se la legge di Murphy è vera, la cosa prenderà la prima piega… e dunque la domanda è: chi pagherà per questo?
Oppure, se è vero che siamo usciti dal periodo di Austerity, e che l’Unibo ha fondi bastevoli per gratificare il suo apice per il lavoro svolto, allora diamo la precedenza a due interventi molto più urgenti: le Progressioni per il personale (fermo con gli stessi stipendi da fame al 2008!!!) e l’assunzione immediata di quella manciata di lavoratori che l’Ateneo si rifiuta di stabilizzare con la legge MADIA.
Se i conti, come la comunicazione, fossero davvero trasparenti vorremmo capire questo: come mai i soldi ci sono per aumentare lo stipendio di tutti (RETTORE, DG e PROFESSORI) ma non del personale tecnico amministrativo?
L’attuale Governo ha fatto della moralizzazione pubblica una sua bandiera! Questi sono i risultati! Nel gioco delle parti, chi sempre ci rimette è il popolo-bue, cioè noi!
Chiediamo la revoca immediata della delibera del CdA.
Faccia il Rettore il “bel gesto” di rinunciare ai soldi in più: per quanto tardivo e ormai poco credibile, sarebbe un minimo apprezzabile…
Chiediamo che i soldi vengano investiti per la stabilizzazione dei precari e per le progressioni!
Invitiamo tutti i colleghi ad astenersi da prestazioni orarie aggiuntive, sino alla revoca – con scuse – della delibera del CdA! |