La Giornata Internazionale delle donne trae origine dalla grande manifestazione guidata dalle operaie che, l’8 Marzo 1917, sfilarono nelle strade di San Pietroburgo per protestare contro lo zar e per rivendicare la fine della guerra, al grido di “Pane, Pace e Libertà”.
A più di un secolo di distanza, assistiamo, in questi giorni a una nuova tragica guerra. Una guerra che, come allora e come in tutte quelle che si combattono nel silenzio dei media, serve alle grandi multinazionali per coprire e superare la profonda e strutturale crisi del loro sistema di sfruttamento e di potere.
In tutti i paesi si soffre ancora per la pandemia che ha portato alla luce i danni della privatizzazione di tutti i servizi sociali -sanità, scuola, trasporti- dei contratti di lavoro sempre più precari e poveri, della colpevole mancata applicazione di tutte le norme per la sicurezza sui posti di lavoro, della contrazione dei diritti democratici e sindacali…
E ora la guerra si sposta anche in Europa coinvolgendo direttamente sia i popoli colpiti dalle bombe che quelli che “devono” finanziarla, con l’abbassamento dei salari e il carovita per consentire ancora l’aumento delle spese militari.
L’Unione Europea e il Governo Draghi, ci stanno indebitando con il PNRR a favore dei privati mentre a noi offrono l’elemosina dei Bonus, ora in una rincorsa forsennata per il controllo delle risorse e del predominio sull’intero continente, stanno mostrando la loro vera anima fomentando questo conflitto con l’impiego di armi e della propaganda guerrafondaia.
Fino a ieri amici della Russia, legati dagli interessi economici, oggi trascinano nell’odio i popoli, domani riprenderanno a fare affari.
La presenza del nostro paese nella Nato ne ha sempre limitato l’indipendenza, ricordiamo ancora con dolore gli aerei partiti dalle basi in Italia verso la Jugoslavia, i morti civili e dei nostri soldati morti al loro rientro contaminati dall’uranio impoverito, morti soli e senza alcun riconoscimento.
Questa è la libertà che vogliono per l’Ucraina? È questa l’Unione Europea che vogliono allargare?
Le donne, le lavoratrici e i lavoratori sanno cosa significa lo sfruttamento, odiano la distruzione ambientale, odiano la guerra …
Oggi come ieri scioperano al grido PANE, PACE E LIBERTÀ!
Chiediamo il rispetto della nostra Costituzione!
BASTA SPESE MILITARI, BASTA CAROVITA, SERVIZI SOCIALI PUBBLICI PER TUTTI, AUMENTO DEI SALARI, STOP A TUTTE LE DISCRIMINAZIONI NEI LUOGHI DI LAVORO!
PER L’ABBASSAMENTO DELL’ORARIO E DEGLI ANNI DI LAVORO, PER PENSIONI ADEGUATE AL COSTO DELLA VITA, PER I DIRITTI DEMOCRATICI E SINDACALI!
MARTEDÌ 8 MARZO manifestazione regionale
Piazza XX Settembre, Bologna, ore 17.00
L’Italia, la nostra Repubblica, RIPUDIA LA GUERRA, riconosce e garantisce i DIRITTI INDIVIDUALI DELL’UOMO e richiede l’adempimento dei DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARIETÀ politica, economica e sociale |