Car* collegh*,
il report che segue Vi sembrerà pieno di dettagli, ma noi riteniamo importante dare sempre conto di tutti gli aggiornamenti!
Martedì 10 giugno si è tenuto l’ultimo incontro fissato dall’Amministrazione sul tema del Contratto integrativo.
La proposta di parte datoriale è confluita nell’ipotesi di accordo che, in base ad alcune precedenti dichiarazioni, verosimilmente porterà la triplice firma dei sindacati confederali (Susi Bagni per la FLC CGIL, Maurizio Turchi per CISL e Raffaele Pilegi per UIL). Anche la UIL che da subito aveva minacciato lo stato di agitazione ha infatti deciso per prima di sottoscrivere l’ipotesi di contratto. A nostro parere i contenuti dell’accordo sono sostanzialmente invariati, ma tant’è…
Alla richiesta posta dal Direttore generale rispetto alla determinazione delle tempistiche di sottoscrizione degli accordi proposti da parte sindacale abbiamo fatto presente che al momento manca la decisione della RSU e che la convocazione della RSU è in stallo per la mancata adesione dei rappresentanti della lista CGIL
Pertanto, non essendo possibile un confronto tra i rappresentanti RSU, per ora, non è possibile nemmeno avviare una consultazione dei lavoratori.
Infatti, ad oggi, si sono svolte soltanto alcune assemblee da parte di alcune sigle. Sullo stallo della RSU, qualcuno della lista CGIL, si è dichiarato “più rappresentativo” di tutti e ci ha tacciato di “scarsa igiene sindacale”… Nonostante questo, la coordinatrice della componente FLC CGIL ha accolto seduta stante, in realtà con almeno 14 giorni di ritardo, la richiesta di convocazione della RSU. Vedremo!
SE LE RSU APPROVERANNO L’IPOTESI DI CONTRATTO TUTTI I LAVORATORI POTRANNO, FINALMENTE, DOPO MOLTISSIMI ANNI, PRONUNCIARSI SULL’INTEGRATIVO ATTRAVERSO UN VERO REFERENDUM
E QUESTO ASPETTO – A PRESCINDERE DAGLI ESITI – È SECONDO NOI DAVVERO IMPORTANTE PERCHÉ È L’ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE CHE LEGITTIMA LA RAPPRESENTANZA.
Perché come sapete fino ad oggi sul contratto integrativo abbiamo avuto soltanto consultazioni non gestite dalle RSU, ma dalle sigle territoriali? Che solitamente duravano circa un mese, magari durante le festività natalizie e senza quorum.
Per quanto ci riguarda come lista CUB SUR, l’unica “igiene sindacale” è quella del reale funzionamento della RSU e la validità dei contratti integrativi se sostenuti dalla firma della RSU e da voto referendario dei lavoratori e delle lavoratrici. Questo è l’impegno democratico che abbiamo assunto con tutti i lavoratori e le lavoratrici con il nostro mandato.
QUINDI BEN VENGA UNA ADUNANZA PLENARIA RSU E ANCOR PIU’ BEN VENGA UN REFERNDUM SUL CONTRATTO.
AL QUALE DICIAMO SUBITO CHE INVITEREMO A VOTARE <<NO>>,
PER TUTTE LE RAGIONI CHE ABBIAMO RACCONTATO IN QUESTE SETTIMANE E PER COSTRINGERE L’AMMINISTRAZIONE A TORNARE AL TAVOLO DOVE DEVE COMPRENDERE L’IMPORTANZA DI RICONOSCERE AL PERSONALE CIO’ CHE GLI SPETTA: UN PIANO PER LE PEO PER TUTTI, CON RISORSE ADEGUATE, UN INDENNIZZO NON RISIBILE PER QUESTI MESI TERRIBILI, IL RIPRISTINO DEI DIRITTI CONTRATTUALI.
L’attuale proposta della Amministrazione, infatti
- non prevede lo stanziamento, quest’anno davvero possibile, di maggiori fondi per le PEO
- le nuove indennità previste in relazione all’emergenza COVID non rappresentano un vero indennizzo per i lavoratori e sono inoltre riservate a pochissimi destinatari (peraltro non individuabili; mentre invece sono ben individuabili alcune perdite sul FORD ad esempio rispetto all’indennità di turno)
- non si è avuto il coraggio di operare una riduzione – qualitativa – degli stanziamenti per gli straordinari
- non sono state accolte le nostre richieste di individuare risorse extra contratto per indennizzare realmente i dipendenti che stanno sostenendo costi aggiuntivi per il LAE.
- Riteniamo che l’accordo sui buoni pasto è semplicemente una foglia di fico. Il buono pasto ci è dovuto, perché, come abbiamo sempre ribadito, questo diritto non ci deve essere restituito, dato che formalmente non ci è stato mai tolto. Non si comprende poi come mai tale diritto sia subordinato al parere dei revisori contabili visto che a bilancio lo stanziamento per i buoni pasto 2020 era stato previsto.
Piccola consolazione, l’abbiamo ottenuta per un chiarimento sul diritto al buono pasto per chi opera in regime di TELELAVORO. Il Direttore Generale, ha precisato che a loro spettano i buoni pasto così come accadeva prima dell’emergenza. Ad esempio, chi ha un contratto di telelavoro per un giorno a settimana potrà ottenere il buono pasto per le restanti giornate, a prescindere dai codici inseriti nel sistema tempus. Certo, però, a questi colleghi non è stato concesso di aderire alla forma più libera del lavoro agile nelle giornate precedentemente individuate come giornate di telelavoro domiciliare.
A margine dell’incontro abbiamo chiesto chiarimenti rispetto all’ultima comunicazione del Direttore generale sul tema della dimora temporanea. Il tema è importante per vari aspetti. Infatti, già da inizio marzo avevamo chiesto chiarimenti in proposito perché a nostro parere vi erano criticità sulla tutela dell’infortunio sul lavoro per i colleghi che non hanno potuto lavorare presso il proprio indirizzo di residenza. L’argomento è fondamentale anche per i colleghi con figli minori che (ora che le normative lo consentono) intendono spostarsi in altre regioni per aver supporto proprio nell’accudimento dei figli. Ma lo è per tutti perché ancora non sono chiare le tempistiche della ripresa del lavoro in presenza.
Sempre noi di CUB, riprendendo una richiesta avanzata sin dagli inizi dell’emergenza, siamo ritornati a chiedere una risposta alle esigenze dei tanti colleghi che necessitano di fruire di permessi orari nelle giornate di LAE perché come sappiamo da mesi molti colleghi si sentono costretti ad utilizzare le ferie per poter effettuare le visite mediche. Infatti fino ad oggi l’Amministrazione ha sospeso la possibilità di utilizzare i permessi…. ci chiedono di recuperare le ore oltre l’orario di servizio. Ma anche qui vi è il problema di copertura per un eventuale infortunio in itinere mentre si esce di casa in orario di servizio per motivi legati alla propria salute.
Il Direttore generale ci deve ancora una risposta!
COME CUB VOTEREMO CONTRO LA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO INTEGRATIVO E RILANCEREMO LA NOSTRA PROPOSTA DI UN COMPENSO AGGIUNTIVO PER LE SPESE VIVE SOSTENUTE DAI LAVORATORI NEL PERIODO DELL’EMERGENZA E COME PARZIALE RISARCIMENTO ALLA SOSPENSIONE DEI DIRITTI CHE PENSAVAMO CONSOLIDATI (COME AD ESEMPIO I PERMESSI PER VISITE MEDICHE, MOTIVI DI STUDIO…)
AL RETTORE E AL DIRETTORE GENERALE CHIEDIAMO DI NUOVO MAGGIORE ATTENZIONE NELLA FASE ATTUALE PER I COLLEGHI CON FIGLI MINORI E ANCHE PER I PENDOLARI NELLA FASE DELLA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ IN PRESENZA (che per alcuni non è mai terminata, per altri è già iniziata, mentre per la totalità dei lavoratori si parla ora non più del mese di settembre ma di dicembre anche se davvero per il momento non è dato sapere…)
E CHIEDIAMO MAGGIORE ATTENZIONE PER LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO IN VISTA DEL FUTURO RIENTRO IN SERVIZIO, VISTO CHE I NOSTRI RAPPRESENTANTI PER I LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) – STANTE L’INERZIA DELL’ATENEO – HANNO DOVUTO RICORRERE ALL’INTERVENTO DELL’AUSL PER VERIFICARE LO STATO DELLE PULIZIE DI ALCUNE STRUTTURE
CUB-SUR, DALLA PARTE DELLE LAVORATRICI E I DEI LAVORATORI, SEMPRE!
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