Stamane alle 9 è stato convocato un incontro di informazione con il seguente odine del giorno:
– Aggiornamento sulle misure emergenziali adottate dall’Ateneo;
– Formazione del personale TA;
– Linee guida per l’individuazione di attività da svolgersi in modalità agile.
In apertura, ci siamo sentiti in dovere di dire che non è possibile continuare a rapportarsi con questa modalità, senza il riequilibrio del ruolo di garanzia proprio degli RLS. Per questo motivo abbiamo chiesto alla Direzione “un cambio di passo” concreto riguardo il ricoinvolgimento immediato degli RLS.
L’Amministrazione ha dichiarato, A PAROLE (e come spesso accade), di essere disponibile ad attivarsi. Oggi, più che mai, però occorrono decisioni rapide ed atti concreti. Vediamo.
A nostro avviso agli RLS deve essere garantito solo il ruolo previsto dalla normativa. Cioè il coinvolgimento preventivo e sistematico per consentire loro di portare il proprio contributo, senza nulla togliere alle competenze in materia presenti in Ateneo con cui collaboriamo proficuamente da sempre.
Data la situazione attuale riteniamo il coinvolgimento degli RLS, a pieno titolo, non più rinviabile considerato anche il futuro rientro in presenza e le incognite pulizie e mascherine!
Ricordiamo che gli RLS sono figure di garanzia per i lavoratori introdotte dalla normativa (Dlgs.626/94 prima e Dlgs.81/08 oggi) e riteniamo il ruolo, oggi più che mai, centrale nel supporto di questa fase emergenziale. Il decreto ci dice anche che il loro coinvolgimento deve essere preventivo e non può essere ignorato.
Quindi: il Piano di procedure emergenziali DEVE ESSERE SUBITO CONDIVISO ED INTEGRATO CON IL CONTRIBUTO DEGLI RLS!
Sono due mesi che andiamo ripetendo come un mantra da quando è iniziata l’emergenza:
1. sanificazione degli ambienti dove vi sia stata traccia di contagio;
2. cicli di pulizia approfondita di tutti gli altri ambienti, arredi, punti luce e attrezzature di lavoro;
3. controllo, in presenza, delle operazioni di sanificazione e pulizia;
4. definizione dei DPI necessari (maschere e guanti) e distribuzione capillare di gel igienizzanti e detergenti;
5. rientro in presenza in funzione dello spazio disponibile per ufficio e secondo turnazione;
6. controllo del rispetto delle distanze di sicurezza fra utenti interni ed esterni anche attraverso l’introduzione di soluzioni architettoniche funzionali a garantirle;
Badate bene, quanto deve valere per tutt* sia per coloro i quali hanno sempre operato in presenza sia per il grosso dei lavoratori che prossimamente rientrerà in presenza, presumibilmente, a scaglioni: E l’Ateneo deve farsi carico di CERTIFICARE, in forma trasparente e condivisa, le misure adottate per consentire la sicurezza dei lavoratori (senza delegare discrezionalmente alle strutture od ai singoli responsabili come fatto, fino ad ora, per l’attuazione del Lavoro Agile Emergenziale e per la determinazione delle attività “indifferibili”).
Ora, stante la lentezza dell’Amministrazione, facciamo appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Ateneo di segnalare agli RLS e alle sigle sindacali la materiale violazione delle indicazioni di cui sopra.
Se non rispondono a proposte di buon senso, fatte da soggetti che la legge qualifica come “istituzionali”, risponderanno con meno supponenza e lentezza ad “altri soggetti istituzionali”.
Intanto vengono riferiti altri quattro nuovi casi di contagio di cui tre in area sanitaria…
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