Care colleghe, cari colleghi,
in questi ultimi anni siamo più volte dovuti intervenire anche sul tema delle ferie. Ricorderete tutti e tutte della programmazione imposta dalla nuova Direzione a partire dal 2022, e i nostri comunicati di tre anni fa, ancora attualissimi, pubblicati qui, quo e qua. In particolare, nell’ambito della programmazione, abbiamo ribadito che le ferie vanno fruite ma è possibile al 31/12 di ogni anno rinviare 20 gg all’anno successivo. E al 30 giugno dell’anno N, in base al CCNL è possibile detenere ancora 10 gg dell’anno N-1 (in aggiunta alle ferie caricate per l’anno corrente).
Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto delle nuove segnalazioni rispetto ad alcune “istruzioni” fornite da vari responsabili.
Innanzitutto, alcuni consigliano di programmare le ferie quando vogliono loro (solo ad agosto e dicembre) nonostante non vi sia traccia alcuna di obblighi in tal senso. Semmai, leggi e contratti garantiscono a tutte/i la possibilità di fruire a propria scelta di 2 settimane consecutive di ferie nel periodo estivo di chiusura delle scuole. Si tratta appunto di un diritto, ma non di un obbligo e neppure di un dovere (pare che molti/e per confusione o mala fede scambino l’irrinunciabilità delle ferie con il dovere di programmarle, che comunque non è un vero obbligo).
Ancor peggio, tra le “istruzioni per l’uso” talune/i inviano messaggi dal tono impositivo, se non addirittura intimidatorio, con testi analoghi a quello che riportiamo qui sotto:
“Nel caso di inerzia del lavoratore circa la richiesta di fruizione delle ferie, il/la Responsabile potrà provvedere all’assegnazione d’ufficio delle stesse, possibilmente d’intesa con il/la dipendente medesimo, nel precipuo interesse di quest’ultimo, altrimenti gravato da una eccessiva e prolungata attività lavorativa.”
Sappiate che in Italia, grazie ai dispositivi di legge ad iniziare dalla Costituzione, non è possibile applicare l’istituto delle ferie forzate a parte specifiche eccezioni che riguardano casi limite che di certo (a oggi) non sono applicabili ai dipendenti delle PA, Unibo inclusa (es. ricorso agli ammortizzatori sociali).
Nelle PA le ferie devono essere fruite per forza soltanto nei periodi di chiusura. Ma non possono essere imposte in altri periodi.
Su questo tema, CUB da sola è intervenuta ad arginare ogni possibile colpo di mano (leggi il comunicato a questo link). Grazie a noi è stata messa in trasparenza una nuova procedura qualora in alcune strutture o edifici venissero valutate chiusure per giornate aggiuntive a quelle previste (che per il 2025 sono le seguenti: 18 aprile, 2 maggio, dall’11 al 15 agosto, 24 dicembre e 31 dicembre dalle ore 14.00).
Nello specifico, siccome appunto le ferie non possono essere assegnate d’ufficio oltre a quelle nelle date riportate sopra, è possibile lavorare da remoto o presso un’altra sede secondo la procedura riportata nella pagina intranet consultabile qui.
Chi avesse bisogno di un nostro intervento affinché siano garantite queste regole, evitando dinieghi da parte dei responsabili, può contattarci rispondendo a questa e-mail.