Care colleghe, cari colleghi,

è sotto gli occhi di tutti la preoccupante situazione in cui versa oggi il nostro Ateneo. Allo stato attuale sembra quasi un paradosso dover cercare di ricostruire le cause, perché le conosciamo fin troppo bene, visto che ogni giorno da quelle stesse cause siamo sovrastati. Lo scorso maggio avevamo inviato al Magnifico Rettore e alla Governance alcuni “consigli per l’uso” elencati nelle 32 richieste contenute nel documento di sintesi dello stato di agitazione in Ateneo (su questo consulta la seguente pagina web).

Tra vari temi, oltre ai famigerati punti organico per il Personale Tecnico-Amministrativo e a quelli classici relativi delle PEO (leggi: scatti di anzianità) e delle PEV (leggi: inquadramento in base alle mansioni), abbiamo evidenziato le criticità della nostra organizzazione di lavoro legate al precariato, alle esternalizzazioni, agli eccessivi carichi di lavoro, alla gestione del lavoro da remoto, al welfare, alla sicurezza sul lavoro e non solo, tutti temi che via via in questi anni abbiamo seguito da vicino e riportato nelle comunicazioni che vi inviamo e che trovate riportate sul nostro sito www.cubbologna.it (per leggere i comunicati raggruppati per argomento è possibile cliccare il menu «tematiche» nella barra rossa in alto).

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Il 14, 15 e 16 aprile prossimi si terranno le elezioni per eleggere la nuova RSU 2025-2028 che significa, anche, la sopravvivenza in Ateneo della vivacità di una voce schietta, onesta e nei fatti fuori dal coro: la voce di CUB SUR (Confederazione Unitaria di Base – Scuola Università Ricerca), che può esprimersi solo attraverso questo momento di democrazia.

La possibilità di organizzarsi nei vari luoghi di lavoro è stata fortemente limitata negli ultimi trent’anni da chi ha osteggiato ogni forma di libera aggregazione di lavoratrici e lavoratori. Il passaggio dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali alle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) è stato il modo con cui si è cercato di azzoppare la forte spinta dei sindacati di base che già negli anni ’80 tanti consensi raccoglievano nei luoghi di lavoro a discapito delle organizzazioni sindacali concertative.

Così, anche in Unibo, da anni subiamo tentativi volti a comprimere i nostri diritti, le forme di partecipazione e di rappresentanza attraverso:

  • una contrattazione al costante ribasso;
  • la mancata indizione di referendum aziendali sulle piattaforme sindacali in discussione nonché sugli accordi in firma (vedi link);
  • il ripetuto boicottaggio delle assemblee plenarie RSU (cfr. tra tutti i seguenti link: 1234 e 5).

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In aprile torneranno a chiedervi il voto anche coloro che a ogni elezione, ottenuti i seggi, poi NON si presenteranno alle riunioni della RSU facendo mancare il numero legale oppure NON si renderanno disponibili nemmeno alla convocazione della stessa RSU. In altre parole, chiederanno il voto per NON rappresentarvi in un’Assemblea che loro stessi affossano mese dopo mese, disinnescando così ogni opinione dissenziente per consolidare la loro linea politica concertativa.

Noi di CUB SUR, siccome non abbiamo posti garantiti dalle firme sui contratti nazionali, abbiamo solo lo strumento RSU per poter incidere nelle dinamiche organizzative e contrattuali. Perciò vogliamo continuare a poter intervenire sui vari temi e in particolare quelli su cui la RSU non ha potuto esprimersi direttamente ma solo tramite le sigle sindacali che la compongono: contratto integrativo aziendale, obiettivi in materia di salute e sicurezza, criteri di attribuzione delle progressioni economiche (PEO) e di carriera (PEV), tipologie di sussidi al personale TA e modalità di erogazione, istituti per la conciliazione vita-lavoro, ecc.

Vogliamo per le lavoratrici e per i lavoratori dell’Ateneo una rappresentanza di base, libera da diktat, che abbia la possibilità di confrontarsi con tutti, anche sui temi più nuovi, e che trovi nel confronto democratico, anche diretto, forte e di lotta, uno strumento di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Unibo.

Il consenso che siamo chiamati/e ora a intercettare nelle prossime elezioni è per CUB SUR condizione di esistenza e di agibilità in Ateneo. La nostra incisività, come lavoratrici e lavoratori, proprio perché non è legata a prerogative acquisite tramite sottoscrizione di accordi a livello nazionale, necessita ora più che mai di una conferma. Non si tratta di una mera operazione elettorale, ma un richiamo a una attenta riflessione sulla realtà lavorativa che viviamo oggi, nonché alla memoria di quanto fatto, nella consapevolezza di quanto ancora sia da aggiustare.

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Come lavoratrici e lavoratori della CUB stiamo elaborando una piattaforma di proposte e idee da promuovere e sostenere per il prossimo triennio di attività sindacale per il personale TA dell’Ateneo bolognese.

Abbiamo bisogno di intercettare nuove idee, sensibilità, proposte ed energie da mettere in campo. E per questo abbiamo bisogno proprio del tuo contributo! Contattaci all’indirizzo della CUB – Confederazione Unitaria di Base fed. Bologna: comunicazioni@cubbologna.it.

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