Giovedì 21 novembre durante l’assemblea pubblica convocata all’Università, in una sala gremita, Giovani Palestinesi, PLAT – Piattaforma di intervento sociale, l’associazione politica FGC, Studenti medi e universitari, Ricercatori Universitari, occupanti di case insieme a CUB, Cobas, SI Cobas e Sgb, hanno lanciato la giornata dello sciopero generale di domani 29 novembre.
Lo sciopero del sindacalismo di base è stato convocato a fine ottobre (prima dei sindacati concertativi che si sono sovrapposti) nell’imminenza della Legge di Bilancio che formalizza le richieste dell’UE tramite sette anni di austerity, taglia risorse al welfare, non fornisce alcuna risposta positiva per quanto attiene i salari, la precarietà di lavoro e di vita mentre finanzia sempre più le guerre e l’industria bellica.
Facendo proprio l’appello lanciato dalle associazioni palestinesi, Giovani Palestinesi e Udap – Unione Democratica Arabo Palestinese, la manifestazione del sindacalismo di base a Bologna sarà aperta dai colori della Palestina e dallo striscione “Scioperiamo la guerra!”
L’appuntamento, alle ore 9:30, è previsto non casualmente in piazza XX Settembre (lato Porta Galliera) che viene “riacquisita” dai sindacati conflittuali e dai movimenti sociali: mai più fascisti in corteo a Bologna!
Il nostro sciopero ha una piattaforma di rivendicazione nettamente distinta da quella dei sindacati concertativi.
Per fare alcuni esempi, CUB chiede il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, sanzioni nei confronti di Israele per l’aggressione a Gaza e in Libano, pieno sostegno al popolo palestinese e libanese, nonché impegno dello Stato italiano e di istituzioni come l’Ateneo di Bologna a favorire la pace.
CGIL e UIL non hanno inserito queste richieste nell’atto di proclamazione del loro sciopero. Certo l’attuale governo gli è nemico, ma negli ultimi 30 anni hanno passivamente accettato le politiche di austerity pur di rimanere nel “cerchio magico” dei governi di turno, e anche oggi passivamente accettano i diktat dell’imperialismo occidentale, del capitalismo, di Confindustria e simili.
Si intestano spazi di intervento e di concertazione nonostante la mancata attuazione della democrazia sindacale (art. 39 Costituzione italiana) a loro favore e a nostro danno abbia portato in Italia e in tutti i luoghi di lavoro l’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori e il peggioramento delle condizioni di lavoro.
La CUB invece chiede la fine della stagione della concertazione e l’introduzione di meccanismi di tutela che prevedano quantomeno l’adeguamento automatico di salari e pensioni al costo della vita, con recupero dell’inflazione reale. Così come la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e maggiori controlli ispettivi a garanzia della tutela della sicurezza sul lavoro, per fermare le stragi di lavoratori.
Lo sciopero può sembrare uno, ma si tratta di fatto di due. Il nostro corteo partirà alle 10 da piazza XX Settembre (Porta Galliera).
Scegliete a quale manifestazione partecipare.
Noi ci siamo riconosciuti nella piattaforma che ha queste parole chiave:
Fermare la guerra e l’economia di guerra
A fianco del popolo palestinese resistente
Aumentare salari e pensioni e rinnovare i contratti
Respingere i tagli alla sanità, scuola, università e trasporti
Contrastare le privatizzazioni
Garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Impedire lo scippo del TFR
Difendere l’ambiente e l’integrità dei territori
Rilanciare l’edilizia popolare
Favorire le libertà sindacali nei luoghi di lavoro
Difendere il diritto di manifestare
Contrastare le discriminazioni di genere e la violenza sulle donne
Vi ricordiamo infine che il personale UNIBO può giustificare l’assenza per aver aderito allo sciopero a partire dal giorno successivo, direttamente attraverso l’applicativo ‘PresenzeWeb’. Non serve compilare nessun altro documento per scioperare!!!
29 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
Concentramento ore 9.30 p.zza XX Settembre
Leggi qui tutti i motivi dello sciopero CUB
Postilla: Anche sull’applicativo UNIBO per la gestione delle presenze si farà di tutta l’erba un fascio. Abbiamo chiesto al datore di lavoro come sarà la schermata di inserimento dello sciopero nella procedura di rilevazione delle presenze e ci sarà un clic unico per segnalare di aver scioperato anche se le piattaforme sono diverse. Abbiamo risposto chiedendo di mettere le sigle quantomeno in ordine alfabetico e non in ordine preferenziale.