Care colleghe, cari colleghi,
in tanti ci avete risposto all’“appello per colleghe/i in appalto” che abbiamo inviato a fine febbraio.
Il nostro dialogo con le lavoratrici e i lavoratori in appalto presso le portinerie d’Ateneo è proseguito e continua tutt’ora.
Alla scadenza dello storico appalto (giugno scorso), l’Ateneo ha sottoscritto un contratto ponte con la ditta operante nelle sedi bolognesi a valere fino a giugno 2025. Ci è stato comunicato un notevole detrimento delle condizioni di lavoro legato a questo cambio contratto; nello specifico, sembrerebbe che alcune retribuzioni individuali siano state decurtate in relazione ad alcuni elementi (es. anzianità di servizio), e inoltre lavoratrici e lavoratori sono stati obbligati a indossare una nuova uniforme aziendale.
Il contesto in cui si è proposta la scelta del cambio contratto ha previsto una comunicazione di accompagnamento che citiamo testualmente: “la variazione consente di continuare ad essere impiegati presso l’Università”.
Il mese scorso abbiamo inviato all’attenzione del Magnifico Rettore una richiesta per conto dei colleghi in appalto relativa alle nuovi uniformi, a cui – come ormai evidentemente dobbiamo aspettarci da questa Governance – non abbiamo avuto risposta.
Sul tema della privazione dei redditi, vogliamo fare qualcosa in più e per questo chiediamo la collaborazione di tutte e tutti nel supportare i lavoratori delle portinerie Unibo condividendo questa comunicazione e facendoci scrivere da chi ancora potremmo non aver raggiunto.
Considerando che di recente il tema del lavoro povero sembra ammantare anche i tavoli sindacali in Ateneo, confidiamo di poter dare una risposta concreta alle colleghe e ai colleghi per il miglioramento delle condizioni di questo e dei prossimi appalti, fermo restando che CUB SUR lotterà sempre affinché questi nostri colleghi possano essere stabilizzati nell’ambito dell’organico dell’Ateneo.