Care colleghe, cari colleghi,
in risposta alle vostre numerose sollecitazioni, affinché sia resa maggiormente esplicita la richiesta contenuta nel comunicato precedente, confermiamo che secondo CUB per le giornate di chiusura delle strutture causa maltempo:
- dovrebbero essere assegnati i buoni pasto a tutte/i coloro erano in telelavoro;
- andrebbe riconosciuto il congedo straordinario a coloro che, in ragione della chiusura delle strutture disposta dall’oggi al domani, hanno utilizzato ferie (o altri permessi) per giustificare le assenze dal lavoro.
Rispetto a queste due richieste crediamo che il nostro datore di lavoro debba dare riscontro a tutte e a tutti noi! Proseguiamo la trattazione come da programma…
L’istituto delle ferie solidali e la sua mala applicazione in Ateneo
Nonostante la proposta di CUB, per dare copertura alle assenze dal servizio di coloro che hanno subìto e ancora stanno subendo disagi e danni a causa dell’alluvione, l’Ateneo ha inteso aprire all’applicazione dell’istituto delle ferie solidali.
Ci chiediamo:
- Perché l’Ateneo si è rivolto a noi dipendenti in servizio chiedendoci di donare le nostre ferie? Per semplificare: come mai A dovrebbe chiedere a B, essendo A colui che ha più di B?
Come ogni datore di lavoro, UNIBO avrebbe dovuto da tempo istituire una banca ferie: una sorta di serbatoio ove far confluire tutte le ferie che, per svariati motivi, non sono state godute da lavoratrici e lavoratori cessati dal servizio e in talune occasioni non possono neppure essere liquidate (è il caso di coloro che, assunti nei settori di lavoro privato, non possono attendere i tempi per fruire le ferie già maturate in Ateneo).
- Per quale motivo l’Ateneo non restituisce a tutte/i noi le ferie che abbiamo donato visto che a giustificare le assenze ora c’è il congedo straordinario introdotto dal DL 61/2023?
Ci è stato comunicato che le ferie donate restano “strumento utile a fronteggiare eventuali situazioni di ulteriore necessità che si dovessero protrarre anche oltre 31/8/2023, termine ultimo previsto dal DL 61/2023 per usufruire del congedo straordinario retribuito”.
Considerato che verosimilmente l’Ateneo ha diverse migliaia di giornate di ferie dei cessati potenzialmente utilizzabili a questo scopo, riteniamo sia dovuta una restituzione di quanto incamerato, per errata valutazione delle esigenze o per difetto di istruttoria che dir si voglia.
Se così non sarà saremo costretti a ritenere che Unibo abbia avviato la raccolta ferie, muovendo dal nostro senso di solidarietà, allo scopo di prendere due piccioni con una fava: esprimere “solidarietà indiretta” e risolvere il problema dell’accumulo delle ferie, che cela una triste realtà fatta di carichi e ritmi di lavoro quotidianamente così insostenibili che portano tante/i di noi ad accumulare ferie e persino a lavorare in ferie.