Cari colleghi, care colleghe,
noi rappresentanti sindacali in RSU d’Ateneo di CUB SUR e di USB il 16 giugno 2021 scorso, dopo la firma sull’ennesimo contratto integrativo bidone dell’era Ubertini/Degli Esposti (ormai il canto del cigno in materia di politiche per il personale T/A), abbiamo proclamato lo stato di agitazione per manifestare la nostra completa contrarietà ai miserrimi contenuti contrattuali, al totale disprezzo delle prerogative democratiche della RSU e per intraprendere tutte le iniziative possibili a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che non si riconoscono né in questo contratto, né tanto meno nelle modalità sprezzanti della conduzione delle trattative adottate dalla parte datoriale.
Come sapete, il contratto è stato sottoscritto dalle segreterie territoriali di UIL e CISL, che in RSU hanno appena il 27% dei rappresentanti. Quindi queste due sigle sindacali (una totale minoranza) hanno pensato bene di prestare nuovamente il fianco a questa Amministrazione ed hanno firmato il contratto nel completo disprezzo del parere di tutto il personale T/A, al quale non è stato consentito di esprimersi direttamente attraverso un referendum, oppure tramite la propria RSU democraticamente eletta.
Il 21 giugno 2021, senza alcun motivo di urgenza, l’Amministrazione Ubertini/Degli Esposti ha fatto approvare dal Consiglio di Amministrazione questo contratto, il solito contratto copia/incolla (quindi con zero benefici per il personale tutto) dimostrando la sua completa “indelicatezza democratica” nei confronti della RSU, che non ha potuto esprimersi sul contratto per tempo, senza nemmeno attendere lo svolgimento del tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Bologna che si è tenuto il 25 giugno 2021 e ancor peggio durante una campagna elettorale che designerà il nuovo Rettore, che a questo punto si troverà davanti al fatto compiuto.
In sede prefettizia, come volevasi dimostrare, l’Amministrazione con argomentazioni capziose non ha voluto prendere in considerazione alcuna delle ipotesi utili alla ripresa delle trattative, ipotesi proposte sia dal funzionario delegato dalla Prefettura che dalle nostre sigle sindacali. Tali proposte non sono state considerate nemmeno nella parte che riguarda l’individuazione e la distribuzione dei risparmi di spesa derivanti dal lavoro da remoto (LAE, nuovo telelavoro e Smart Working “sperimentale”) e nemmeno con riferimento ad alcuni istituti e agevolazioni, la cui quantificazione delle risorse residue è totalmente fuori dal contratto integrativo.
Su questi due punti secondo noi non c’è stata alcuna verifica dei risparmi, né una vera trattativa. Residui di spesa che per il 2020 ora sappiamo complessivamente ammontano a 4 milioni di euro. Avanzi imputabili anche a fondi del personale T/A che non sono stati accertati e certificati dal Direttore Generale.
Risparmi (lo ripetiamo, per 4 milioni di euro) che dovrebbero andare anche a favore del personale T/A, ma vengono destinati a compensare mancati proventi, buchi o criticità che emergono su altri filoni di spesa.
Cotti e mangiati i 4 milioni di euro, sono stati invece aggiunti surrettiziamente al contratto integrativo, come dichiarazione congiunta tra le parti (ovvero parte datoriale con UIL e CISL), esclusivamente 200 mila euro, con destinazione vincolata e pensata per una limitata categoria di colleghi.
Per questi motivi, in questi giorni stiamo per organizzare alcune iniziative sindacali a tutela di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici dell’Ateneo alle quali vi chiederemo di partecipare.
Come sapete, l’Amministrazione Ubertini/Degli Esposti volge al termine portandosi dietro una bella scorta di promesse mancate e di diverse nuove questioni malamente affrontate. Al fondo, oltre al totale disinteresse politico dei nostri destini da parte del Rettore Ubertini, si è evidenziato una profonda inadeguatezza della cultura organizzativa dell’attuale Dirigenza. Un dato è certo: il personale T/A è sfiancato nel morale e nel portafoglio.
CUB SUR E USB CHIEDERANNO FIN DA SUBITO AL NUOVO RETTORE
(CHE SIA LA PROF.SSA FINOCCHIARO O IL PROF. MOLARI)
UN REALE CAMBIO DI MENTALITÀ E DI CULTURA ORGANIZZATIVA,
TESE AD ASCOLTARE E VALORIZZARE LE ESIGENZE DEL PERSONALE T/A,
E UNA RISPOSTA A TUTTE LE QUESTIONI APERTE.
LA SFIDA PIÙ GRANDE PER IL PROSSIMO RETTORE SARÀ CAMBIARE L’APPROCCIO POLITICO E TECNICO, INCIDENDO FORTEMENTE SULLE POLITICHE DEL PERSONALE PORTATE AVANTI DALLA DIRIGENZA IN ATENEO.
NOI CHIEDEREMO AL NUOVO RETTORE DI ATTIVARSI FIN DA SUBITO PER STRUTTURARE QUESTE AZIONI CHE DOVRANNO ESSERE INTRAPRESE ENTRO DICEMBRE 2021.
I COMPONENTI RSU CUB SUR E USB |