Il 14 maggio scorso si è svolto un incontro per discutere dell’applicazione dell’Accordo per il Telelavoro in Ateneo (di ottobre 2020), sottoscritto da alcuni dei sindacati confederali (e MAI approvato dalla RSU).
In vista dell’incontro, CUB ha inviato una diffida in merito allo svolgimento delle procedure relative al Bando stesso, che verte su 2 punti:
– Determinazione arbitraria e verticale del numero di giorni massimi di TL: imposizione di 2 giorni da parte di Apos (o di 1 giorno da parte dei Responsabili gerarchici);
– Esclusione dalla graduatoria nel caso di mancata sottoscrizione del contratto individuale nelle tempistiche richieste dall’Amministrazione. Non è una scelta di speditezza, perché tanto non c’è alcuna graduatoria da scorrere….
Tema dell’obbligo di estensione del contratto di TL (incompatibilità TL/LAE)
È di Luglio 2020 la prima nota di CUB SUR all’Amministrazione sul tema, che ora i confederali vorrebbero cavalcare come fosse un’onda da surfare per primi, con la quale chiedevamo di rivedere l’interpretazione corrente, incidendo anche sul pregresso. Dopo diversi mesi di attesa, su nostra – esclusiva – sollecitazione, il Prof. Zoli ha dato indicazione al DG di richiedere un parere legale in merito. In attesa di una risoluzione, ribadiamo che (ora come allora) appare estremamente discriminatorio non consentire lo svolgimento del LAE nei giorni non coperti dal contratto di TL.
Revisione dell’allegato economico all’Accordo
Tema dei rimborsi: i lavoratori si chiedono e ci chiedono, quando, come e quanto verremo rimborsati da parte dell’Amministrazione per le spese fisse sostenute lavorando dal proprio domicilio? La risposta dell’Amministrazione è ancora una volta vaga e procrastinatrice: si rinvia il discorso all’Allegato economico, e sull’allegato non è indicata una cifra fissa né un forfait, ma formule di calcolo impossibili da decifrare in anticipo. I lavoratori non vogliono spendere oggi per essere forse rimborsati domani. Un accordo giusto dovrebbe prevedere che dal momento in cui telelavoro da casa, sono rimborsato per i costi fissi sostenuti. Invece pare che i primi rimborsi arriveranno (in misure da verificare) a partire dal 2022.
Lo stesso avviene per la dotazione utile a garantire una postazione di lavoro in sicurezza. La famosa sediola ergonomica, di cui tanto parla il DG in varie sedi, vantandosi del fatto che venga messa a disposizione da UNIBO, non si sa ancora né da chi né tanto meno quando verrà assegnata ai 500 telelavoristi del bando di ottobre.
Maggiore flessibilità in Telelavoro
Oltre alla necessità di diminuire le ore di reperibilità oraria e una determinazione più libera e conciliante dei giorni di lavoro in presenza, si è parlato dell’introduzione nel contratto di lavoro individuale di un secondo domicilio. Cub, ferme restando ovviamente le competenze della plenaria RSU, ha proposto il tema del doppio domicilio a tutti i coordinatori RSU per rispondere alla sollecitazione relativa alla “condivisione dei temi” posta in particolare dalla CGIL (che non vuole più riunirsi in plenaria). Ergo, Grazie a CUB è possibile scegliere il proprio domicilio in LAE ed è ora urgente estendere tale possibilità anche ai telelavoristi!
Nell’ultimo incontro del 24 maggio abbiamo appreso che:
il nuovo bando uscirà entro l’estate con accordo verosimilmente invariato e con modalità di applicazione invariata, ma udite udite, il doppio domicilio è passato: l’Amministrazione ha recepito e sta effettuando tutte le verifiche del caso per consentirne l’applicazione.
Il prossimo tavolo di discussione si avrà a giugno. Per noi appare urgente rivedere l’architettura del bando, anche nelle fasi applicative, in modo che il Telelavoro diventi strumento veramente conciliativo. |