Car* collegh*
le Organizzazioni sindacali, le RSU, i senatori e i colleghi della Consulta dall’inizio dell’emergenza sanitaria continuano a ricevere segnalazioni da parte di molti colleghi in merito alla richiesta del piano ferie. Anche in questi giorni viene richiesto dai singoli responsabili di struttura di smaltire le ferie arretrate entro giugno 2020 e di programmare le ferie correnti da usufruire entro gennaio 2021.
In questo periodo, il Rettore, il DG e il Dirigente del personale hanno ricevuto diverse richieste di un intervento sulla questione da tutte le rappresentanze del personale.
Nonostante le rassicurazioni del DG, che ammetteva che “sono due cose diverse” e che “nessuno ha dato indicazioni” di questo tipo, la “pressione” c’è ancora.
Ribadiamo che una cosa è chiedere inopinatamente a febbraio/marzo il piano ferie per l’anno, cosa già anomala; altro è pretendere che nel 2020 siano ammortizzati del tutto ferie vecchie e nuove, a partire da subito, mescolandole a LAE.
Perché è esattamente questo che continua ad accadere!!!
E quindi, occorre ricordare che le ferie sono disciplinate chiaramente dal contratto nazionale di lavoro e nessun Decreto emergenziale ne modifica la fruizione. Valgono le istruzioni sono presenti sul portale intranet dell’Ateneo.
E’ ormai evidente a tutti che la crisi emergenziale condizionerà l’esistenza di tutti noi per un periodo indefinito, ma non breve. Ci sembra davvero sorprendente che l’Amministrazione abbia tanta premura di sapere adesso quando andremo in ferie. Ci chiediamo quali ferie?
RIMETTIAMO LE COSE NELL’ORDINE NATURALE
Noi riteniamo che la gravità della situazione richieda l’attenzione massima sulla protezione della salute dei lavoratori e di tutti gli altri. I decreti sull’emergenza hanno disposto un obbligo per l’amministrazione: lavoro agile emergenziale, tutti a lavorare da casa per ridurre al massimo le possibilità di contagio. Per i lavoratori che sono obbligati per motivi di servizio ad essere presenti in struttura, questi devono avere condizioni di lavoro in totale sicurezza.
Questo è stato chiesto ad ogni datore di lavoro che deve garantire la continuità dei servizi.
IN OGNI CASO, è fuori luogo concentrarsi in un momento così delicato su una questione marginale come la programmazione delle ferie.
Nulla vieta all’amministrazione di chiedere un piano ferie. Ma siamo a ribadire che ogni lavoratore è libero di indicare i periodi di ferie che ritiene necessario per le proprie esigenze e quella della propria famiglia.
Presentate il vostro piano ferie secondo le vostre esigenze, SARÀ IL RESPONSABILE A RESPINGERE IL PIANO FERIE MOTIVANDOLO.
Viceversa, vi ricordiamo che è piuttosto anomalo che il lavoratore presenti un piano ferie che combaci con una programmazione del lavoro intervallato da giornate di ferie.
Chi amministra in una situazione eccezionale, come quella che stiamo vivendo, deve avere molta cautela. Noi lavoratori ci stiamo adattando con spirito sereno alle difficoltà e alle novità a cui l’estrema condizione dell’emergenza ci costringe.
Deve essere chiaro che l’approccio tenuto dall’amministrazione porta a demolire le motivazioni di persone che hanno sempre lavorato con alto senso del dovere, sta seminando rancore, sta creando le condizioni perché dopo sarà diverso…..ma non meglio.
Questa ambiguità deve cessare e deve essere affermato il concetto che si lavora alle stesse condizioni di prima con diritti e doveri.
BASTA CON LA RETORICA CHE IN UN MOMENTO DIFFICILE OCCORRA DIMOSTRARE SENSO DI RESPONSABILITA’: TUTTI I GIORNI IL PERSONALE T-A LO DIMOSTRA, FACENDO FUNZIONARE LA MACCHINA ANCHE CON IL LAVORO AGILE!!
PROPONIAMO A TUTTE LE RAPPRESENTANZE DEL PERSONALE (Organizzazioni sindacali, RSU, Senatori, Consulta PTA) DI PRENDERE UNA POSIZIONE NETTA E CHIARA CONTRO UNA PRASSI ORMAI CHIARAMENTE ATTUATA IN AMPIE PARTI DELL’AMMINISTRAZIONE.
CHE CESSI SUBITO QUESTA DELETERIA VICENDA!!!
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