Cari/e Colleghi/e
Quello che sta accadendo con l’abbonamento TPER è un esempio chiaro di come funzionino i benefit.
Si tratta, in questo caso, di una convenzione che apprezziamo e che riteniamo giustissima – e che quindi sosterremo sempre.
Nondimeno osservate come viene gestita:
- cambiano le condizioni di erogazione e lo scopriamo a cose fatte.
- non è più possibile pagare come si pagava prima (con trattenuta stipendiale) e quindi dobbiamo attrezzarci noi singoli lavoratori, cavoli nostri, col bonifico SOLO online o la carta di credito (è diventato obbligatorio averli?).
- i soli decisori di condizioni, modalità eccetera sono gli uffici dell’amministrazione nel loro rapporto con le aziende che lo erogano.
- i lavoratori non sono coinvolti in alcun modo nelle decisioni e nei cambiamenti, neppure con il tramite dei sindacati o RSU.
E ora provate a immaginare quando ci saranno simili “novità non richieste dai lavoratori” come il discutibilissimo benefit che CGIL e CISL e Amministrazione ci vogliono IMPORRE: la POLIZZA SANITARIA.
Che oltretutto è obbligatoria, e non ad adesione volontaria come l’abbonamento ai mezzi.
E immaginate quando dall’altra parte non ci saranno aziende con contratti di servizio pubblico come TPER o TRENITALIA, ma magari una COMPAGNIA ASSICURATIVA O UNA CLINICA PRIVATA CONVENZIONATA che tramite una Convenzione stabiliranno condizioni immodificabili, pronte ad approfittare di una platea (noi lavoratori UNIBO) di “assicurati per forza”
Il primo atto di CUB nella nuova RSU sarà la richiesta di ANNULLARE il percorso verso il welfare privato.
…e il secondo, di pretendere una gestione trasparente e concordata con i lavoratori degli altri benefit!